Pagine

Canto I - Riassunto

Il Tempo:
notte dal 7 (giovedì santo) all'8 aprile (venerdì santo); poi mattino dell'8 aprile del 1300.
Il Luogo:
nella selva oscura e poi nella piaggia deserta.
I Personaggi:
Dante si imbatte in tre belve: una lonza, un leone e una lupa. Incontra poi Virgilio, che sarà la sua guida nel viaggio oltremondano.

 In Sintesi:
1-12 Dante di Smarrisce in una Selva Oscura.
Dante si ritrova, a metà del cammino della vita, in una selva oscura. L'aspetto orribile della selva selvaggia, irta, intricata di pruni, lo spaventa ancora al solo pensarvi. Nè il poeta si è accorto di esservi entrato, perchè il suo animo era assonnato e intorpidito.

13-30 Il Colle Illuminato dal Sole
Il poeta, giunto al limite della selva, scorge un colle, la cui cima è illuminata dal sole. Come il naufrago che, uscito dalle acqua pericolose, si volge al mare da cui è riuscito a salvarsi. Dante volge lo sguardo verso la selva rimasta alle sue spalle e, dopo un breve riposo per rinfrancare le forze, riprende il cammino verso l'erta del colle.

31-60 Apparzione di tre Fiere: Dante Retrocede Verso la Selva
Proprio mentre il poeta inizia la salita gli si para dinanzi una lonza leggera e veloce che gli sbarra il cammino. Il momento favorevole dell'ora e della stagione (la mattina dell'equinozio di primavera) sembra ridare momentaneamente al poeta la speranza di raggiungere la sommità del colle, speranza che svanisce all'apparizione di un leone che avanza ruggendo minaccioso e di una lupa magra e affannata. Questa anzi, muovendo contro Dante, lo ricaccia a poco a poco nella selva oscura.

61-99 Apparizione di Virgilio
Mentre retrocede verso la selva, Dante vede una figura umana e le si rivolge chiedendo aiuto, anche se non sa distinguere se si tratti di un'ombra o di un uomo vivo. L'ombra risponde di esser stata un un tempo uomo (e di essere dunque l'anima di un defunto) poi si rivela come Virgilio, e invita Dante a salire il dilettoso monte, principiodi ogni completa felicità. All'udir ciò, Dante risponde con umiltà esaltando Virgilio come onore e lume degli altri poeti, come suo autore prediletto e maestro, e in nome della sua fedeltà di discepolo lo prega di aiutarlo e di liberarlo dal pericolo della lupa. Il pianto accompagna la disperata richiesta e Virgilio, rincuorandolo, esorta Dante a incamminarsi per una via diversa perchè la lupa è così pericolosa da impedire non solo il cammino, ma da uccidere chi si trova sulla sua strada.




Nessun commento:

Posta un commento